Tragedia sfiorata sul Corno Piccolo

Tragedia sfiorata sul Corno Piccolo

Gran Sasso: l’ennesima imprudenza in montagna e si sfiora la disgrazia. Ieri pomeriggio tre escursionisti a causa di una loro cattiva valutazione del pericolo sono stati coinvolti in una brutta disavventura che poteva avere un epilogo tragico. 

Anche se l’escursione era già di per sé a rischio, a causa dell’innalzamento termico che in questi giorni stava provocando in quota una serie di piccoli ma pericolosi distacchi, i tre escursionisti hanno deciso comunque di salire diretti sul Corno Piccolo. In prossimità del Canale Sivitilli, un canale di 45°-50° di pendenza, un primo escursionista scivola verso valle e l’amico per cercare di aiutarlo scivola assieme a lui, entrambi dopo circa 400 m tra rocce e dirupi arrestano la caduta su di una balconata che rimpianava.

Gli uomini del Cnsas, che in diretta dal Piazzale Amorocchi di Prati di Tivo avevano seguito l’incidente, fanno scattare subito i soccorsi e nel giro di pochi minuti l’elicottero del 118 interviene prontamente. Dopo essersi sottoposti agli accertamenti medici del caso, fortunatamente i tre amici risulteranno completamente illessi. 

Abbiamo voluto raccontare questa vicenda per sottolineare che ancora una volta l’imprudenza ha giocato un ruolo fondamentale. Gli autori della vicenda, infatti, stavano salendo senza l’utilizzo dei ramponi che portavano nello zaino ma non sugli scarponi, decisione che stava per costare loro davvero cara. Scelte sbagliate o più semplicemente cattivo calcolo del rischio posso mettere in serio pericolo la vostra incolumità, quella di chi viene con voi e sopratutto quella dei soccorritori che con la vostra negligenza, imperizia o imprudenza non c'entrano nulla.

Allo sciogliersi delle nevi sull'Appennino Abruzzese tra qualche settimana, centinaia e centinaia di persone si avventureranno su tutti i massicci, tutti i giorni per praticare sport legati alla montagna. Molti “appassionati” però senza nessuna preparazione fisica o peggio ancora senza esperienza o attrezzatura specifica, affronteranno in maniera molto superficiale itinerari impegnativi anche per i più esperti. Basta salire una domenica tra luglio e agosto per la via normale sulla Vetta Occindentale del Gran Sasso e per avere la riprova. Ricordiamoci tutti che anche se state facendo una semplice escursione, erroneamente chiamata “passeggiata”, attrezzatura, sforzo fisico, ambiente circostante, concentrazione e condizioni climatiche sono quelle di un vero e proprio sport e non di una passeggiata domenicale al centro del paese.

Sulla base di queste osservazioni, visto che l'elisoccorso in Abruzzo è completamente gratuito e pesa sulle tasche di tutti, ci domandiamo se nei casi in cui avvenga il soccorso con l’elicottero e l’escursionista non debba ricorrere alle cure del Pronto Soccorso e ad accertamenti diagnostici o peggio ancora in caso di comportamento imprudente, ci debba almeno essere una compatecipazione alle spese o almeno una sorta di ticket come già succede in molte altre regioni alpine per contribuire anche se in minima parte alle spese sostenute. Forse questo responsabilizzerebbe un po' qualcuno?

Gli incidenti capitano in casa figuriamoci in montagna ma crediamo che con una maggiore preparazione, una migliore informazione e sopratutto buonsenso si possono sicuramente ridurre.

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