Majella: l'Altare dello Stincone
Itinerario trekking nel cuore del Parco Nazionale della Majella a quota 2413 m.
Vedi la traccia e le informazioni GPS dell'itinerarioAltare dello Stincone, Cima dell’Altare, Monte Macellaro
Trekking impegnativo ad anello, con 35% di fuori sentiero, a toccare 3 Over sulla Majella.
Lunghezza Percorso: Km.22
Dislivello complessivo: m.1839,93
Tempo impiegato: ore 9,58 comprese le soste.
Cartina di riferimento: Carta dei sentieri CAI Sulmona, Majella; scala 1:25000 su base IGM Ed. IL LUPO,
sia cartacea che per GPS.
Percorso Auto: Dall’Autostrada A24 e A25 Roma-L’Aquila-Teramo-Pescara (Strada dei Parchi) si esce al casello Pratola Peligna-Sulmona. S’imbocca la SS17 in direzione Sulmona che, dopo circa 4 Km, si lascia per proseguire sulla Variante (che aggira la città da sinistra) in direzione Roccaraso fino al bivio per Pacentro. Attivati al paese, si continua a salire in direzione Passo S.Leonardo. Al bivio del Km 39
(quota 1227 m.) si gira a destra verso Campo di Giove, dopo circa 1 Km. Si giunge presso un curvone, località Fonte Nunzio, quota 1249m. dove si parcheggia. Noterete una sbarra che chiude uno sterrato e un grande cartello giallo dove sono indicati tutti gli itinerari ufficiali con le località raggiungibili da quel luogo.
Descrizione: Oltrepassata la sbarra, s’inizia a percorrere lo sterrato che si abbandona dopo circa 600 metri per deviare a sinistra su un sentiero molto ben marcato, si risale ora tra i faggi e s’incrocia nuovamente lo sterrato lasciato in precedenza. Lo si abbandona di nuovo seguendo il sentiero tra i faggi guadagnando quota... Si sbuca di nuovo sullo sterrato, che ora si segue fino alla fine poco più avanti.
Il sentiero ora sale zig zagando tra i faggi... si guadagna rapidamente di quota fino ad arrivare alla fine del bosco dove troverete l’unica fonte dell’intero tragitto... si tratta della Fonte dell’Orso, un gradevole filo d’acqua che scorre in due tronchi scavati... siete a quota 1706 m. Il sentiero è sempre molto evidente, con due diagonali si arriva in un verde pianoro al cui centro ci sono i resti dei muri perimetrali di un antico stazzo...
Si passa a monte di esso proseguendo in direzione Ovest, tornando a salire fino a incrociare il sent. Cai P1 che proviene da Campo di Giove, che si prende deviando a sinistra e s’inizia a risalire a mezza costa il Fondo di Majella, poi a ripide svolte, su pietraia, si raggiunge la Forchetta di Majella 2390 m.
Ottimo il panorama sulla valle Peligna, Pacentro, il massiccio del Morrone, Genzana e tanto altro. Ora, andando a sinistra si risalirebbe la valle di Femmina Morta invece, in leggerissima discesa, si scende al Fondo di Femmina Morta (un caratteristico altopiano circolare) lo si attraversa totalmente in direzione Est fino ad una sella che troverete davanti a voi (vedi foto n°7).
Giunti a essa si comincia a risalire fuori sentiero a sinistra (Nord) fino intorno a quota 2450 m. dopodiché si devia lentamente verso Est mantenendo la quota fino ad arrivare sulla sommità finale del Vallone di Taranta, al cui centro si erge lo stupendo Altare dello Stincone... quello vero a quota 2413 m.
Non mi dilungo sul panorama... stupendo!
Si riparte dall’Altare puntando decisamente a Nord, interpretando il percorso tra prati e rocce del Piano Majella, si è ancora fuori sentiero, dopo circa 1,5 Km. si arriva sul ciglio Ovest della Valle di Macchia Lunga da dove s’inizia ad avvistare Cima dell’Altare, posta a quota m.2542. A questo punto si è di nuovo su sentiero CAI N°6 che porta in vetta costeggiando la valle.
Anche qui non mi dilungo sul panorama ed anche le foto non rendono merito.
Si riparte, si abbandona il sentiero CAI che seguita a costeggiare la valle... fuori sentiero ci si dirige a Sud Ovest per circa 1,5 km fino ad avvistare Grotta Canosa (vale la pena visitarla) da dove si riprende nuovamente il sentiero Cai 8B che si segue per circa 600 m. fino all’incrocio con il N°1 dove troverete la targa metallica che indica l’Altare dello Stincone... quello falso!
Se si volesse seguitare con il sentiero, esso attraversa la lunga valle di Femmina Morta e torna a Forchetta Majella...
In questo caso invece si abbandona e, nuovamente fuori sentiero, si risale decisamente a Sud il costone a sinistra della valle da dove, percorrendo la lunga e arrotondata cresta, dopo alcuni saliscendi e omini che potrebbero trarvi in inganno, si giunge alla vetta di Monte Macellaro a quota 2646 m. da cui si riesce a vedere gran parte del percorso fatto oltre al grande panorama...
Ancora verso sud, sulla sommità della Valle per scendere, scegliendo la via migliore, al lato opposto, per ritrovarsi di nuovo al Fondo di Femmina Morta che si riattraversa risalendo a Forchetta Majella da dove, rifacendo a ritroso il percorso fatto al mattino, si ritorna a valle passando di nuovo da Fonte dell’Orso.
NB: Ci sono delle diversità sui numeri dei sentieri riportati sulla mia cartina di riferimento e quelli trovati sul territorio poiché il CAI, da poco, ha avviato un riordino e numerazione dei sentieri...
Nella discesa di ritorno del Fondo Majella, c’è la possibilità di sfruttare i tanti canalini ghiaiosi per scendere più velocemente anche per dritto...
Una volta arrivati nei pressi di Grotta Canosa si può anche decidere di arrivare sul Monte Amaro che, da quel punto, dista 1,5 km per 190 metri di dislivello...
La località chiamata Altare dello Stincone, dove c’è una tabella metallica con inciso il nome, NON E’ la vetta ufficiale... in realtà, il vero Altare dello Stincone è dove ho descritto in questo resoconto, a quota 2413 m. e si trova 2 Km più a Sud-Est dal luogo della Targa... a dominare il Vallone di Taranta.
Tutto questo da un articolo sulla rivista del Club Alpino Italiano “Lo Scarpone” dell’Ottobre 1995.
La traccia di questo percorso la potete trovare nell’apposita rubrica del sito, mentre sulla mia pagina Facebook “the edge’s tracks” sono presenti gli album fotografici di questo e di molti altri percorsi in Abruzzo. Per eventuali informazioni sulle mie tracce mi potete contattare al seguente indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
The edge
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