Simone Moro conquista il Nanga Parbat
Una giornata storica per l'alpinismo italiano e mondiale. Da oltre 30 anni era iniziata l'invernale caccia alla vetta del Nanga Parbat. Alex Txicon, Ali Sadpara e Simone Moro hanno raggiunto la cima a quota 8.126 m entrano così nella leggenda.
L'avvenimento storico è stato compiuto alle ore 11.30 del 26/02/2016. La notte dopo l'impresa è stata passata al campo 4 (7.200 m) e nella giornata di oggi sabato 27 febbraio tutti dovrebbero scendere al campo base. Dopo una trentina di spedizioni fallite, ecco quella riuscita di un Simone Moro sempre più inarrivabile: solo due ottomila non erano stati scalati in inverno. Ora resta il K2, conquistato sempre dagli italiani Achille Compagnoni e Lino Lacedelli nel 1954, ma mai vinto nella stagione più fredda. Moro, unico al mondo ad aver fatto 4 Ottomila in inverno.
UNA GIORNATA MOLTO DIFFICILE E LUNGA — Le uniche parole giunte dalle pendici del Nanga Parbat sono quelle dello spagnolo Alex Txicon che ha raccontato di una giornata “molto difficile e lunga”, e che il trapezio sommitale è “molto più ripido” di quanto atteso e che hanno trovato anche il terreno molto gelato (sull’ultimo canalone). D’altro canto, è stata solamente l’estrema stanchezza e i conati di vomito già di prima mattina che hanno obbligato l'italiana Tamara Lunger a desistere non molto lontano dalla cima.
30 ANNI DI FALLIMENTI — Prima di questa impresa, le spedizioni invernali sul Nanga Parbat sono state 31, di cui 12 sul versante Rupal (con 13 tentativi) e 19 su quello Diamir (con 22 tentativi). Il record è del polacco Tomek Mackiewicz, che mai è stato in vetta a un Ottomila, ma ha tentato sei volte su tre diverse vie. Cinque tentativi vanta l'altro polacco Klonowski, su due vie. Quattro tentativi conta Daniele Nardi, anche lui su due vie. Tre ne hanno effettuati Elisabeth Revol su due vie e Simone Moro, ora alla terza via, la Kinshofer, dopo aver provato sia la Schell, sia la Messner-Eisendle e sempre con compagni nuovi. Simone Moro ha battuto tutti.
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