Dalla Valle d'Angri a Campo Imperatore
Itinerario trekking nella riserva regionale Voltigno e Valle d'Angri.
Tempo: circa 6.30 ore
Dislivello: 845 m
Difficoltà: media
Segnaletica: pochi segnali giallo-rosso su pietre e piante
In attesa delle prime nevicate che aprono la stagione invernale, vogliamo presentarvi un itinerario di trekking autunnale che collega i due versanti, orientale e occidentale, della catena del Gran Sasso. Oltre all’aspetto naturalistico, che spiegherò di seguito, questo percorso è particolare poiché compiuto con l’ausilio di due mezzi. Un auto che chiameremo B parcheggiata alla fine del percorso, che una volta recuperata ci riporterà dalla seconda auto che chiameremo A parcheggiata all'inizio del sentiero.
Nel Comune di Farindola in Provincia di Pescara, la Valle d’Angri costituisce con l’altipiano carsico del Voltigno a cui è legata, l’omonima Riserva Regionale istituita nel 1989 Voltigno e Valle d’Angri. Estremo sud-est della catena del Gran Sasso, la valle è racchiusa tra le pareti del piccolo Monte Bertona, di quasi 1300 m sulla sinistra appena si arriva, e dai più alti Monte San Vito 1892 m e Monte Guardiola 1808 m sulla destra della valle guardando verso sud.
Arrivati al paese di Farindola dovrete seguire le indicazioni stradali per Vitello d’Oro o Oasi del Camoscio. Poco prima di giungere a destinazione merita una visita, la spettacolare cascata di quasi 30 m della Vitella d’Oro, raggiungibile da un breve percorso in discesa sulla vostra sinistra della strada asfaltata mentre si sale. La cascata è indotta dalla captazione dell’acquedotto che durante le piene della sorgente, dopo lo scioglimento delle nevi o durante particolari periodi piovosi, rilascia l’acqua in eccesso formando il salto. Per vedere la cascata nella sua massima intensità è quindi auspicabile non andare in piena estate o in autunno perché rischiereste di non vedere nulla.
Un’altra menzione di assoluta importanza nella zona spetta all’area faunistica del Camoscio d’Abruzzo, istituita poco dopo la nascita della riserva nel 1992 con grande merito di associazioni ambientalistiche, del CAI e la cittadinanza attiva di Farindola. Continuando a salire lungo la stretta strada asfaltata, l’area faunistica è visibile sulla sinistra e con un po’ di fortuna o pazienza potrete ammirare gli esemplari prima della reintroduzione nel Parco Nazionale del Gran Sasso.
Poco prima di arrivare alla valle, sulla destra incontrerete una parete di roccia attrezzata per gli appassionati di arrampicata. Dopo la palestra di roccia incontrerete la trattoria dell’Orso, ultimo punto di ristoro prima del percorso che vi aprirà le porte della Valle d’Angri. L’area sottostante, con il boschetto e il timido Fiume Tavo che comincia la sua discesa a valle, è meta di picnic domenicali e ferragostani in estate. Più avanti incontrerete le prime indicazioni per i sentieri, per i quali dovete prestare molta attenzione poichè lungo questo percorso sono ormai deteriorati e non sempre di facile individuazione, occhi aperti. Prima della fine della strada un lungo muraglione di cinta in pietra custodisce quello che rimane dell’antico acquedotto del Vitello D’Oro, dove sono ancora visibili alcune maioliche di Castelli e fregi in cemento raffiguranti i comuni che realizzarono l’opera purtroppo oggi fatiscente.
Circa 100 m più avanti arriverete in località Mortaio d’Angri, dove la fine della strada asfaltata vi indica l’inizio del percorso. Qui potrete parcheggiare l’auto, e di fronte al piccolo rifugio Gestito dal CAI di Penne riempire la borraccia nell’ultima fontana. La prima tappa del percorso, che per gran parte di esso costeggia e attraversa quello che rimane del “Fiume Tavo” nel periodo autunnale, sono le Case dei Buoi a circa 20 min, un rifugio utilizzato dagli uomini della forestale dove troverete le prime indicazioni per Campo Imperatore. Passala la località Porte di Fonno il percorso si immerge in una vegetazione intricata e selvaggia da lasciare poco spazio alla luce dei raggi solari. Qui il percorso comincia ad assumere pian piano la morfologia di canyon che nel Vallone d’Angora, più avanti, acquisisce pienamente con le alte pareti verticali che ci sovrastano. In quest’area ha origine la sorgente che da vita al Fiume Tavo, che, assieme a quella della Vitello D’oro costituisco il secondo sistema acquedottistico regionale con oltre 490l/s. E’ un peccato che al momento del nostro passaggio l’unica acqua esistente è quella delle nostre borracce. Fiduciosi che il fiume porti gran parte della sua acqua per vie sotterrane, proseguiamo nel Vallone d'Angora dove una piccola paretina scivolosa ci costringe a prestare la massima attenzione per passarla in sicurezza. La vegetazione che ci circonda e ricca di diverse specie, cerri, aceri, lecci, frassino. Prima di uscire dal Vallone d’Angora intorno ai 1300 m il colore della vegetazione muta notevolmente, il verde rigoglioso della valle lascia lo spazio ai caldi colori autunnali con le classiche sfumature gialle, rosse e marroni. A quota 1500 siamo ormai arrivati in località Pietrattina di Campo Imperatore, dove una leggera brezza fresca ci ricorda della differenza termica tra i due versanti dell’itinerario. Giunti a Pretrattina siete praticamente arrivati alla fine del percorso, ma se volete vedere cosa nascondono alcune delle valli attorno alla parte meridionale di Campo Imperatore, vi consiglio di andare sulla sinistra verso la Valle della Pelletrella per poi svalicare ancora a sinistra verso la Valle di Codorama fino ad arrivare, sempre sulla vostra sinistra, al più impervio e profondo Vallone di Cretarola. Appagate le curiosità, potete tornare indietro verso la strada asfaltata dell'altopiano di Campo Imperatore verso Fonte Vetica. Il bivio per Vado di Sole-Farindola vi porterà al Rifugio in legno San Francesco, dove alla fine del lungo rettilineo, ai piedi del Monte San Vito, potrete finalmente recuperare il secondo mezzo B che, risalendo prima verso Vado di Sole e scendendo poi verso Rigopiano vi riporterà in Valle d’Angri dove avete lasciato il mezzo A. Il percorso può eventualmente anche essere modificato per compiere un anello. Arrivati a Pietrattina, si risale a Vado di Sole per scendere sulla strada asfaltata in direzione Rigopiano, a circa 1400 m un sentiero sulla vostra destra vi farà scendere rapidamente prima a Casa dei Buoi e poi a Mortaio d'Angri fino alla vostra auto. Oltre questo itinerario che vi abbiamo presentato la zona è ricca di altri affascinanti escursioni, una particolare menzione merita quella che da Valle d’Angri porta all’Altopiano del Voltigno e continua fino al Monte Meta e Cappucciata.
Scorciatoia: Parcheggiata la macchina a Campo Imperatore, per tornare prima in Valle d’Angri esiste una bella e asfaltata scorciatoia. Qualche Km dopo Rigopiano prestate attenzione a un bivio sulla destra con le indicazioni Vicenne e Macchie due frazioni di Farindola, girate a destra e percorrete la strada fino a un altro bivio che sale sempre a destra, non preoccupatevi se la strada è desolata, in poco tempo vi condurrà all’interno di un centro abitato dove troverete la segnaletica stradale che vi indicherà di salire sulla destra fino al Vitello d'Oro.
Dove mangiare:
A Campo Imperatore lacalità Fonte Vetica:
Rifugio Fonte Vetica 0862 938138
Scritto da: Johnny D'Aloisio
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